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Vivendo un vero e proprio stato di grazia per una seconda giovinezza a 38 anni, Checa ha centrato ben quattro doppiette e altrettante Tissot-Superpole; possono sembrar poche all'apparenza, non pensando alle otto partenze dalla prima fila in nove eventi stagionali.

A dar spessore all'esaltante 2011 di Checa è un'invidiabile costanza di rendimento, frutto di un'esperienza maturata in una carriera nel motociclismo ad altissimi livelli. Tutt'uno con la propria Ducati 1198, l'esperto pilota iberico ha sbagliato poco, nulla, se escludiamo la scivolata di gara 1 al Motorland Aragón di Alcañiz, la classica "eccezione che conferma la regola": in gara 2 si è prontamente riscattato con un terzo posto prezioso ai fini del Campionato.

Con solo quattro round al termine della stagione, la domanda sorge spontanea: chi può fermare l'avanzata di Checa? I precedenti sono tutti a favore dell'attuale leader della classifica, forte dei 62 punti di vantaggio su Max Biaggi (Aprilia Alitalia) il quale, a sua volta, 12 mesi or sono conduceva il Mondiale con 68 lunghezze di margine sul suo più diretto inseguitore. Sostanzialmente in linea con il tesoretto di 79 punti acquisito e amministrato da Troy Bayliss nei cinque ultimi round della stagione 2008.

Al Nurburgring, il prossimo 4 settembre, Checa si ritroverà con la concreta occasione di perfezionare i primati finora raggiunti dopo aver consegnato a Silverstone la 300esima (e 301esima in gara 2) vittoria Ducati nel Mondiale Superbike, diventando il pilota più vincente dell'era 1098/1198 con 13 successi, contro gli 11 conseguiti da Troy Bayliss nella sola stagione 2008.